Vuoi fare l’educatore alla solidarietà internazionale? Ecco come

All’interno delle organizzazione che si occupano di interventi di sviluppo o di emergenza nei paesi in via di sviluppo, un’attività svolta sul territorio italiano è l’educazione alla solidarietà internazionale.

L’educatore che agisce su tale fronte organizza giornate/eventi per promuovere i temi dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dello sviluppo sostenibile, dell’intercultura, … La figura professionale in questione realizza campagne di informazione, interventi nelle scuole e nelle università ed eventi per informare e sensibilizzare sul tema.

L’educatore alla solidarietà internazionale promuove i temi della cooperazione allo sviluppo e del rapporto tra nord e sud del mondo. In tutti i contesti di azione, l’educatore è, ovviamente, il portavoce dell’organizzazione.

Non esiste un percorso formativo specifico per accedere alla professione. Tuttavia chi vuole accedere al ruolo deve presentare una solida preparazione umanistica, un sincero interesse per i temi che promuove nonchè una spiccata conoscenza dell’organizzazione di appartenenza.

Se si vuole trovare lavoro come educatore alla solidarietà internazionale bisogna, prima di tutto, rintracciare le organizzazioni che si occupano di aiuto ai paesi in via di sviluppo (solitamente si tratta di organizzazioni non governative). Una volta rintracciate le organizzazioni nonprofit che interessano, bisogna proporsi: se sono grandi organizzazioni attraverso la risposta all’annuncio sul sito dell’organizzazione, se sono piccole organizzazioni proponendosi con un’autocandidatura.

Occhio a come ci si presenta! Bisogna valorizzare le esperienze (anche non retribuite) in maniera tale emerga un profilo in linea con le esigenze dell’organizzazione nonprofit.

Se vuoi un aiuto su come trovare lavoro nel nonprofit partecipa al seminario Trovare lavoro nel nonprofit o chiede un aiuto personale per la ricerca del lavoro.

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